Quando le attività quotidiane più semplici come vestirsi, pettinarsi o sollevare un oggetto diventano difficili da svolgere, perché il funzionamento della spalla è compromesso, la sensazione è invalidante. La spalla congelata, o capsulite adesiva, è una condizione che si manifesta con una progressiva perdita di movimento dell’articolazione, tanto da farla sembrare “bloccata”. Non si tratta solo di un problema di mobilità: nella fase acuta il dolore può essere molto forte, al punto da rendere difficile dormire la notte.
La capsulite adesiva viene trattata in chirurgia della spalla, con lo scopo di rendere l’articolazione meno dolorosa e meno rigida.
Cosa è la capsulite adesiva o spalla congelata
La capsulite adesiva, nota anche come frozen shoulder o spalla congelata, è una condizione che interessa l’articolazione della spalla, l’articolazione più mobile e, proprio per questo, la più esposta a traumi, usura e patologie degenerative. La capsulite adesiva si caratterizza per una progressiva rigidità che limita fortemente i movimenti.
Questa patologia colpisce circa il 3% degli adulti. Si verifica più comunemente in persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni, ed è più frequente nelle donne e nelle persone affette da diabete e altre condizioni, tra cui l’ipertiroidismo.
Sintomi della capsulite adesiva
I sintomi passano attraverso tre fasi principali: inizialmente compare una fase dolorosa, caratterizzata da dolore intenso che limita i movimenti. Successivamente subentra la fase di rigidità, durante la quale la mobilità articolare si riduce in maniera significativa. Infine, si arriva alla fase di recupero, caratterizzata da un miglioramento progressivo.
Cause della capsulite adesiva
Le cause possono riguardare:
- Traumi o interventi chirurgici che determinano immobilità prolungata della spalla.
- Patologie metaboliche e sistemiche come diabete o disturbi tiroidei.
- Processi infiammatori cronici che colpiscono i tessuti capsulari.
- Età e sesso: questa patologia è più frequente tra i 40 e i 55 anni e colpisce soprattutto le donne.
Il trattamento conservativo “soft treatment” per la capsulite adesiva
Nei centri specializzati come Clinica Tarabini è possibile ricorrere a un approccio innovativo, definito soft treatment, che consente nella maggior parte dei casi di evitare la chirurgia per guarire dalla capsulite adesiva. Questo protocollo prevede:
- Terapia farmacologica iniziale con cortisonici a basse dosi, somministrati per circa 30 giorni a scalare, associati ad antidolorifici adeguati al livello di dolore: dal paracetamolo fino agli oppiacei di ultima generazione nei casi più gravi.
- Nei primi dieci giorni può essere affiancato un antinfiammatorio di ultima generazione.
- Sospensione di ogni fisioterapia tradizionale in questa fase, con l’unica eccezione, se disponibile, della tecnologia INTER X, una terapia neuromodulatoria con effetto antalgico.
- Cicli di infiltrazioni intra-articolari ecoguidate con cortisone e anestetico locale, ripetuti ogni 15 giorni per 2-3 volte.
Dopo circa 40 giorni, il dolore risulta nella maggior parte dei casi completamente risolto. Rimane la rigidità, ma proprio a questo punto è possibile avviare il percorso riabilitativo, che consiste in due sedute a settimana di chinesiterapia assistita, spesso alternate tra piscina e palestra, per un periodo minimo di 2-3 mesi. In media si ottiene un recupero dell’80% della mobilità rispetto all’arto sano.
I dati mostrano che i pazienti che arrivano precocemente a questo trattamento, senza terapie pregresse, hanno risultati più rapidi e migliori. Grazie a questo protocollo, la necessità di ricorrere all’artrolisi artroscopica è stata quasi del tutto eliminata, e non si eseguono mobilizzazioni in narcosi. L’intervento chirurgico rimane un’opzione soltanto nelle forme secondarie, ad esempio dopo fratture o operazioni precedenti.
L’intervento chirurgico per la capsulite adesiva: artrolisi artroscopica
Quando la terapia conservativa non è sufficiente a migliorare i sintomi, si può ricorrere alla chirurgia. L’intervento più utilizzato è l’artrolisi artroscopica: attraverso piccole incisioni, il chirurgo introduce strumenti mini-invasivi per aprire la capsula articolare e rimuovere le aderenze e le contratture che ne limitano il movimento. In questo modo l’articolazione viene liberata e la spalla può ritrovare progressivamente mobilità e funzionalità.
Quando è necessario l’intervento chirurgico
L’artrolisi artroscopica viene indicata nei casi in cui il dolore e la rigidità persistono nonostante mesi di trattamenti. L’intervento diventa particolarmente consigliato quando la limitazione funzionale è tale da compromettere le attività quotidiane e ridurre in modo significativo la qualità della vita.
Come si svolge l’intervento chirurgico per la capsulite adesiva
Si tratta di una procedura mini-invasiva eseguita in artroscopia: il chirurgo pratica piccole incisioni cutanee attraverso cui inserisce una telecamera e strumenti dedicati. Viene quindi eseguita la liberazione della capsula retratta e delle aderenze che ostacolano il movimento, consentendo all’articolazione di riacquistare libertà e fluidità.
L’intervento per la capsulite è sicuro?
L’artrolisi artroscopica è considerata un intervento sicuro, con un tasso di complicanze molto basso. I possibili rischi, seppur rari, includono infezioni, rigidità residua o lesioni nervose. La scelta di un centro specializzato e di un’équipe con esperienza riduce ulteriormente la probabilità di queste complicanze.
La riabilitazione post-chirurgica
Il percorso riabilitativo è una parte fondamentale del trattamento. Subito dopo l’intervento viene avviata la fisioterapia, che ha l’obiettivo di mantenere i benefici ottenuti in sala operatoria, prevenire nuove rigidità e favorire il recupero completo della funzionalità. La riabilitazione comprende esercizi di mobilizzazione passiva e attiva assistita, progressivamente intensificati fino al ritorno alle normali attività quotidiane.
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Vivere con il dolore e la rigidità della spalla può essere frustrante e limitante. La capsulite adesiva della spalla può compromettere in modo significativo la qualità della vita. Grazie però ai nuovi percorsi terapeutici mirati, è possibile affrontarla serenamente e recuperare gradualmente funzionalità e benessere.
Se soffri di capsulite adesiva e dolore e rigidità ti tormentano, non esitare a contattare gli specialisti di Clinica Tarabini.
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