La spalla è l’articolazione più mobile e, proprio per questo, la più esposta a traumi, usura e patologie degenerative. Se stai leggendo queste righe, probabilmente cerchi soluzioni affidabili per eliminare dolore, recuperare funzionalità e tornare a praticare le attività che ami. In questa guida approfondita scoprirai perché Clinica Tarabini è un riferimento nazionale nella chirurgia della spalla: tecnologie all’avanguardia, equipe specializzate, percorsi personalizzati e tempi di recupero rapidi.
Clinica Tarabini: eccellenza in chirurgia della spalla
Clinica Tarabini adotta protocolli evidence‑based ed esegue interventi minimamente invasivi per offrire risultati duraturi riducendo complicanze e dolore post‑operatorio. Dalla diagnosi strumentale alla riabilitazione, ogni fase è gestita per garantire continuità di cura e standard qualitativi elevatissimi.
Diagnosi rapida, completa e senza attese
- Radiografia dedicata per evidenziare fratture e alterazioni ossee.
- Ecografia in tempo reale durante la visita, utile per identificare lesioni tendinee, Hill‑Sachs e bony‑Bankart.
- Risonanza magnetica eseguita in pochi giorni, ideale nel post‑trauma per sfruttare il versamento come mezzo di contrasto naturale.
- TAC 3D con software PICO per quantificare il bone‑loss glenoideo e pianificare con precisione interventi complessi come Latarjet o protesi computer‑navigate.
Chirurgia della spalla: le principali patologie trattate dai chirurghi ortopedici di Clinica Tarabini
Lesioni della cuffia dei rotatori
Rotture parziali o complete di sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo rotondo che causano dolore notturno, perdita di forza e impingement. Interveniamo con riparazioni artroscopiche a doppia fila o – nei casi irreparabili – con transfer tendinei come il Gran Dorsale.
Tendinopatia calcifica
Depositi di calcio all’interno dei tendini che scatenano crisi dolorose acute. La clinica esegue rimozione artroscopica mirata e lavaggio subacromiale, lasciando intatti i tessuti sani.
Instabilità articolare e lussazioni
Dalla prima lussazione alle recidive multiple: trattiamo la lesione di Bankart con bankart plus (riparazione cercine + remplissage Hill‑Sachs) o, quando il deficit osseo supera il 20 %, con un intervento di Latarjet open di ultima generazione.
Capsulite adesiva (spalla congelata)
Patologia a evoluzione auto‑limitante ma invalidante. Combiniamo idrodistensione ecoguidata, terapia infiltrativa e, se necessario, release artroscopica per ripristinare la mobilità entro pochi mesi.
Fratture di omero e clavicola
Dall’osteosintesi percutanea alla placca anatomica pre‑modellata, ogni frattura è gestita con soluzioni personalizzate che riducono i tempi di consolidazione.
Artrosi gleno‑omerale
Dolore cronico, crepitii e limitazione funzionale sono affrontati con protesi anatomiche o inverse, anche computer‑navigate, per ristabilire allineamento e stabilità.
Interventi chirurgici avanzati
Presso Clinica Tarabini il nostro team di chirurghi esperti nelle patologie della spalla eseguono interventi risolutivi per ripristinare la funzionalità dell’articolazione dell’arto superiore.
Artroscopia della spalla
- Lesione di Bankart, remplissage, stabilizzazioni capsulari.
- Suture con ancore interamente in tessuto da 2 mm: minima invasività, basso rischio di mobilizzazione e rimozione.
Intervento di Latarjet per instabilità con perdita ossea
Trasposizione della coracoide fissata con viti in titanio cannulate: aumenta la superficie glenoidea, rafforza la capsula e crea l’effetto‑fionda del sottoscapolare. Tasso di recidiva ≈ 3 %.
Transfer tendinei per lesioni massive irreparabili
Il Gran Dorsale artroscopico‑assistito restituisce possibilità di elevazione nei pazienti under 60, evitando o posticipando la protesi inversa.
Osteosintesi personalizzate per fratture complesse
Guide di taglio stampate in 3D e placche pre‑sagomate garantiscono riduzioni anatomiche anche in fratture multi‑frammentarie.
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Protesi anatomica, inversa e con guida computerizzata
La chirurgia navigata con sistema GPS 3D consente un posizionamento dell’impianto entro un margine di errore < 5°, fondamentale per prevenire lussazioni, assicurare longevità (10–15 anni) e permettere un ritorno allo sport controllato. Particolarmente indicata in gravi deformità glenoidee e nei pazienti sotto i 60 anni che richiedono prestazioni superiori.
Il percorso clinico di Clinica Tarabini per ritrovare il benessere
Dal primo contatto al ritorno alle tue attività, il nostro protocollo integrato ti segue passo dopo passo con scelte terapeutiche basate su evidenze scientifiche e tecnologie d’avanguardia. Ecco le quattro fasi sinergiche che compongono il percorso clinico di Clinica Tarabini, pensato per restituirti una spalla sana e performante.
Valutazione iniziale e pianificazione personalizzata
Intervento chirurgico con protocolli mirati
Riabilitazione assistita, anche con Kinetec
Dal 15° giorno utilizzo di mobilizzatori passivi domiciliari tre volte al giorno per 20 minuti, seguito da fisioterapia assistita 2–3 volte a settimana. Obiettivi: recupero articolarità a 45 giorni, forza a 90 giorni, ritorno alle attività quotidiane leggere a 60 giorni.
Follow‑up ecoguidato e ritorno sicuro allo sport
Controlli clinico‑ecografici a 45, 90 e 120 giorni monitorano la cicatrizzazione di tendini e legamenti. Nuoto libero dopo 3 mesi; sport di contatto e competizioni tra il 5° e 6° mese, previa valutazione funzionale.
Domande frequenti
Quanto tempo serve per riprendersi da un intervento alla spalla?
Posso tornare a fare sport dopo un intervento alla spalla?
Sì, ma con tappe progressive: nuoto e palestra leggera senza carichi già a 3 mesi; sport overhead (tennis, pallavolo) o di contatto non prima di 5–6 mesi, dopo test di forza ed escursione articolare confrontati con la spalla sana. Programmi di riatletizzazione sport‑specifica alla clinica riducono il rischio di recidive.
Come funziona la visita ecoguidata alla spalla?
Durante la prima valutazione, l’ortopedico utilizza una sonda ecografica ad alta frequenza per esplorare tendini, capsula e superficie ossea in tempo reale. Questo consente:
Infiltrazioni mirate (ad esempio per capsulite adesiva) con controllo visivo dell’ago.
Monitoraggio dinamico della stabilità omerale nelle posizioni che evocano apprensione.
- Diagnosi immediata di lesioni della cuffia, Hill‑Sachs o fratture del trochite.